Le sei possibili sotto-discipline del food design del sono:
Design With Food
Design For Food
Food Space Design o Interior Design For Food
Food Product Design
Design About Food
Eating Design.
Questa categorizzazione non mira a definire una volta per tutte le diverse sfaccettature del Food Design, ma è invece un primo approccio verso la comprensione della complessità di questa disciplina. L’obiettivo è di mostrare come i food designer possano avvicinarsi a questa disciplina a seconda della loro conoscenze di base. Tuttavia il dibattito è aperto e, soprattutto, possono esserci ulteriori interpretazioni.
Il Design With Food è il design che fonde, gonfia, soffia, schiuma e ricompone il cibo come materia prima, così da creare qualcosa che prima non esisteva in termini di sapore, consistenza, temperatura, colore e texture. Il Design With Food riguarda la manipolazione del cibo stesso, e considera il cibo solo come il materiale con cui progettare. Il food designer in questo caso è di solito un cuoco o uno scienziato alimentare. Un esempio di Design With Food è Èspesso by Ferran Adrià & Lavazza. Èspesso è un caffè più leggero di una mousse, ma più solido rispetto a una spuma. Ferran Adrià ha giocato con la consistenza del caffè per creare un nuovo modo di gustare questa bevanda. Un altro esempio che viene da Ferran Adrià è il Fruit Caviar, un prodotto che si presenta come caviale, ma che sa di frutta, grazie a una tecnica chiamata sferificazione, progettata dallo stesso Adrià. Questa tecnica è attribuita alla cucina molecolare, di cui Ferran Adrià è uno dei padri. Il Design With Food produce esperienze che reinventano il concetto di cibo distorcendo le aspettative visive e gustative attraverso texture, temperature, colori e odori sorprendenti.
Il Design for Food è la progettazione di tutti i prodotti pensati per tagliare, tritare, mescolare, contenere, cucinare e conservare gli alimenti. L’imballaggio, per esempio, non è solo il contenitore del prodotto alimentare, ma anche il mezzo per comunicarlo, renderlo riconoscibile, proteggerlo e trasportarlo. Uno degli esempi di maggior successo di un prodotto che si identifica con il suo contenitore è Coca Cola. La sagoma della bottiglia di vetro è un simbolo di successo che ha reso il marchio riconoscibile dal 1886. La bottiglia Coca Cola è un esempio di come il design sia stato applicato al cibo e alle bevande ben prima di cominciare a utilizzare l’espressione “Food Design”.
Il Food Space Design o Interior Design For Food riguarda la progettazione degli spazi del food considerando tutte le caratteristiche dell’ambiente in cui si mangia o degli ambienti “alimentari” come interni, materiali, colori, illuminazione, temperatura e musica. L’Interior Design For Food è la progettazione di interni come ad esempio cucine, panifici, pasticcerie, bar e ristoranti. In questa categoria, come nel Design For Food, il cibo non è il materiale con cui progettare, ma molte delle conoscenze necessarie per progettare un spazio in cui mangiare sono legate al cibo: dalla preparazione del cibo, per comprendere meglio quale materiale utilizzare per un piano di lavoro, alla dinamica dell’esperienza gastronomica, in modo da essere in grado di scegliere la luce, la temperatura e i colori più adatti per ogni ambiente in cui si mangia.
Il Food Product Design è più vicino all’idea del designer come parte intrinseca di un processo industriale. Nel Food Product Design il cibo è il materiale, come nel Design with Food, ma in questo caso i prodotti commestibili sono solitamente progettati per la produzione di massa. Un esempio di Food Product Design sono le Pringles, un disegno chimico-fisico-morfologico dove la patatina ha una forma ergonomica perfetta per la lingua, rilasciando il suo sapore e migliorando l’esperienza di degustazione. Queste chips sono progettate non solo per creare una forte esperienza gustativa, ma anche per farla durare il più a lungo possibile. Un altro esempio molto interessante di Food Product Design è la Cookie Cup di Lavazza, disegnata da Luis Sardi per la 1° Food Design® competition nel 2001. La Cookie Cup è una tazza per il caffè espresso fatta di pasta, con uno strato interno di zucchero a velo, che funziona sia come un isolante, rendendo la coppa impermeabile, che come dolcificante del caffè.
Il Design About Food è il design di oggetti ispirati al cibo. In questa sub-disciplina il cibo non è il materiale, ma viene utilizzato per enfatizzare, reinterpretare o ispirare il messaggio del prodotto. Un esempio è una linea di packaging di T-shirt creata da Prompt:\Design, per la quale hanno vinto il Gold Pentawards 2010. Qui il cibo non è il materiale, il prodotto non è edibile, non è Design For Food, ma il cibo è la fonte di ispirazione.
E infine l’Eating Design è la progettazione di qualsiasi situazione in cui ci siano persone che interagiscono con il cibo (le cosiddette eating situation). Si tratta di una definizione molto ampia che spiega che i contesti legati alla ristorazione, quelli che di solito vengono in mente per primi, sono solo una possibilità: situazioni alimentari possono anche essere mangiare popcorn al cinema, fare un pic-nic nel parco, mangiare un panino mentre si va al lavoro, o qualsiasi altra situazione che comprende persone e cibo, senza alcuna restrizione su qualsiasi altro aspetto, come l’ambiente, i compagni e il servizio (o la sua mancanza). Un esempio di eating situation è il piatto presentato ai clienti del ristorante Combal.Zero: una borsa contenente cioccolatini e un Campari Cyber Egg legato a un palloncino di elio. Davide Scabin, chef del Combal.Zero, è stato il primo chef a servire risate a tavola. Anche se è nel contesto di un ristorante, questo è sicuramente più di un semplice piatto, e diventa una eating situation perché considera anche aspetti che sono “al di fuori del piatto stesso”: il palloncino di elio è veicolo di risate, divertimento e libertà di comportarsi in maniera infantile. Una eating situation non legata all’ambiente della ristorazione e che mostra anche come le situazioni di consumo possano variare è stata progettato da Marije Vogelzang, che è probabilmente la più famosa eating designer. Determinata a trovare un modo per far mangiare verdure alla figlia, ha organizzato un Veggie Bling Bling Party per lei e le sue amiche, chiedendo loro di creare gioielli utilizzando solo i loro denti. Senza rendersene conto, e divertendosi, la figlia ha mangiato carote, pomodori, lattuga, radicchio e molto altro ancora.
Questa categorizzazione delle sotto-discipline del Food Design aiuta a capire meglio quanto sia ampio il mondo del Food Design, e come siano coinvolti diversi tipi di competenze nella progettazione di tutto ciò che è dentro e intorno al cibo, così come in ogni contesto legato al consumo di cibo.
Ricette semplici e veloci Amtipasti Primi secondi contorni desserts cocktails brunch cena pranzo Sfizioserie Fashion Cupcakes Food design Cakes biscotti cookies salato torta caffè cioccolato sale pepe aromi nutella fragole panna primi secondi contorni verdure carne pesce sorbetto pinzimonio riso pasta pane cereali topping insalate dressing quanto basta gamberi spaghetti pomodoro parmigiano dosi alici casa lamponi cocco radicchio salame aromi bis marzapane pistacchio mandorle ........
Nessun commento:
Posta un commento